Un anno, questo 2020, che sicuramente tutti ci ricorderemo. L’anno della pandemia, del lockdown e dei canti dai balconi, l’anno in cui abbiamo salutato Maradona, Sean Connery e Gigi Proietti, in cui abbiamo imparato cosa vuol dire “smartworking” e a vivere in cinque in poche stanze per tutto il giorno. Abbiamo pensato di chiedere anche al nostro titolare, Raphael Maranhão, come la Royal Group Immobiliare ha vissuto questo 2020 e quali sono le prospettive per il 2021. Ecco cosa ci ha risposto.
Ciao Raphael, iniziamo con una domanda facile: come andava il mercato immobiliare prima del lockdown?
Ciao a tutti! Beh, il mercato immobiliare fino a febbraio 2020 era un mercato brillante e dinamico: ci stavamo riprendendo da un decennio molto difficile e le compravendite stavano aumentando. Potevamo quasi intravedere una luce in fondo al tunnel…
E poi?
Poi sono arrivati la pandemia e il lockdown. In un primo momento in molti hanno pensato che il settore immobiliare sarebbe stato tra i più colpiti, insieme alla ristorazione e al turismo. Si temeva che l’incertezza causata dal coronavirus spingesse le famiglie a rimandare le transizioni a dopo la fine della pandemia.
Ma così non è stato…
No, la pandemia ha modificato le abitudini di acquisto degli italiani, ma non ha bloccato il mercato. C’è stato, per esempio, un netto calo delle richieste di affitto di stanze e posti letto, dovuto probabilmente alla rivoluzione dello smartworking, e una frenata negli affitti di case intere. La ricerca di case da acquistare invece non si è fermata, segno che, anche in momenti difficili, questa resta una certezza per gli italiani.
Oltre alle abitudini, sono cambiate anche le tipologie di immobili richieste dagli italiani?
Passare quasi due mesi chiusi in casa senza poter uscire ha certamente modificato la concezione di “casa”. Dopo il lockdown è aumentata la richiesta di case più grandi, con giardini o balconi, ovvero uno spazio esterno. È cresciuta anche la domanda di case indipendenti, senza condominio, in risposta a un bisogno di distanziamento sociale e di riduzione degli spazi comuni, dettato dalla pandemia.
Quindi c’è ancora chi vuole investire?
Sì, ma non come si penserebbe. A comprare non sono tanto i giovani in cerca della prima casa o chi vuole acquistare per fare un investimento. La maggior parte delle compravendite coinvolge chi una casa ce l’ha già ma ne vuole una più grande.
Nonostante tutto, è un buon momento per acquistare casa?
Beh, direi di sì. I tassi di interesse dei mutui sono molto bassi e le banche sono inclini a concedere prestiti ai privati. Se si vuole comprare, le condizioni ci sono tutte. Ma ci sono buone occasioni anche per chi vuole vendere, perché, al contrario di quanto si pensa, i prezzi delle case in vendita sono stabili!
Bene, sembra che questo 2020 abbia un bilancio positivo per voi! E per il 2021?
La nostra sensazione è che quello del 2021 sarà un mercato brillante, di ripresa, con tante compravendite, come lo è stato quello del 2019. E anche sui valori degli immobili siamo ottimisti: rimarranno stabili.
Ci auguriamo tutti che sia così! Grazie mille Raphael e a presto!
Grazie a voi e buon 2021 a tutti!