Ne abbiamo sentito parlare molto negli ultimi mesi e finalmente è definitivo: l’Ecobonus 2020 è stato pubblicato recentemente in Gazzetta Ufficiale. Annunciato nel Decreto Rilancio, l’Ecobonus è stato pensato dal Governo per sostenere il settore dell’edilizia in una ripresa dopo l’arresto dovuto al Coronavirus. Ma di cosa si tratta? Vediamolo insieme in questo articolo.
Cos’è l’Ecobonus 2020
L’Ecobonus 2020 prevede vantaggiose detrazioni per chi decide di ristrutturare il proprio immobile, aumentandone l’efficienza energetica. Di conseguenza, le spese di alcuni interventi potranno essere detratte fino al 110% con nuove modalità come lo sconto immediato in fattura o la cessione del credito alle banche.
Quali interventi rientrano nell’Ecobonus 2020 al 110%
Non tutti gli interventi possono usufruire della detrazione al 110%, ma solo quelli che hanno un più alto impatto in termini di risparmio energetico. I lavori che possono essere oggetto del bonus sono infatti:
- Interventi per isolamento termico (cappotto) se effettuati su una superficie lorda più ampia del 25% dell’edificio e fino a una spesa massima di 60.000€;
- Interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali con impianti centralizzati per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda, a condensazione (pari a classe A), a pompa di calore, geotermici, di microcogenerazione, per una spesa massima di 30.000€;
- Interventi di adeguamento alle norme antisismiche (Sisma bonus), in modo che l’edificio migliori di due classi sismiche;
- Installazione di sistemi fotovoltaici.
Anche altre tipologie di lavori possono rientrare nell’Ecobonus al 110%, come la sostituzione degli infissi, a patto che siano legati a uno degli interventi principali sopraelencati. Il bonus è inoltre valido per le spese sostenute e documentate tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Come funzionano le detrazioni dell’Ecobonus 2020?
Le detrazioni dell’Ecobonus 2020 si possono avere con tre modalità principali: la detrazione in cinque quote annuali, lo sconto immediato in fattura da parte del fornitore oppure la cessione del credito. Nel primo caso, il beneficiario sostiene tutte le spese e può beneficiare del credito di imposta in rate annuali. Nel secondo caso, invece, chi possiede l’immobile provvede alle spese in una fase iniziale ma in seguito è la ditta fornitrice ad assumersi le spese dell’intervento, applicando lo sconto direttamente in fattura. La ditta può poi decidere se compensare con quella cifra il pagamento delle imposte oppure se cedere il credito. Nella cessione del credito, invece, il proprietario dell’immobile sostiene in un primo momento le spese degli interventi per poi cedere il credito a una banca o a un istituto finanziario, e vedersi rimborsata l’intera cifra.
L’Ecobonus al 65% e al 50%
Restano attivi, ovviamente, anche gli Ecobonus al 65% previsti per interventi di miglioramento termico dell’edificio e quelli al 50% per la ristrutturazione edilizia. Possono essere detratte al 50% le spese sostenute per sostituzione degli infissi, schermature solari, installazione di caldaie a biomassa oppure a condensazione. Rientrano invece nell’Ecobonus al 65% interventi come coibentazione, installazione di pompe di calore, installazione di sistemi di building automation, di collettori solari per la produzione di acqua calda e generatori ibridi. Inoltre sono previste detrazioni dal 70% all’85% nel caso i lavori siano effettuati in ambito condominiale. Ma chi può richiedere l’Ecobonus 2020?
Chi può richiedere l’Ecobonus 2020
Possono accedere all’Ecobonus 2020 i proprietari di immobili, siano essi persone fisiche o società, le associazioni tra professionisti e gli enti pubblici o privati che non svolgono attività commerciale. Possono fare richiesta anche i singoli condomini, gli inquilini o chi usufruisce di una proprietà in comodato d’uso. Il bonus, inoltre, può essere richiesto anche da famigliari o conviventi che dimostrino di sostenere le spese dei lavori.
Come si accede all’Ecobonus 2020
Per avere accesso all’Ecobonus 2020 è necessario registrarsi sul portale ENEA e comunicare le spese effettuate entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Il sistema vi richiederà i seguenti dati:
- Dati anagrafici del beneficiario;
- Descrizione della tipologia di intervento;
- Informazioni relative all’immobile oggetto dell’intervento.
Vi ricordiamo che l’Ecobonus 2020 può essere richiesto solo per lavori di riqualificazione energetica effettuati su edifici esistenti e non è valido per quelli in costruzione. Inoltre vi consigliamo di affidarvi a un tecnico qualificato che possa seguire tutto l’iter e farvi risparmiare tempo e stress.